TECNOLOGIA
Just in time. Non è semplicemente un'espressione inglese ma è la filosofia produttiva verso la quale l'industria sta evolvendo.
Questo sistema di idee che nacque in Giappone presso gli stabilimenti Toyota negli anni '50 e che da alcuni anni si è esteso a tutto il mondo, oltre a unire concetti di qualità, affidabilità,
riduzione del magazzino e attenzione per il cliente, affianca altre teorie come quelle di "lean production" e di "customizzazione".
La velocità con la quale vengono richiesti nuovi prodotti dal mercato è sempre maggiore così come l'esigenza dei clienti e la pretesa che gli oggetti siano ogni volta più personalizzati e funzionali alle proprie necessità.
Non bisogna dimenticare inoltre la rapidità con cui i competitor lanciano nuove release, rendendo così il mercato in costante evoluzione.
Per riuscire a produrre nuovi prodotti assecondando, allo stesso tempo, le richieste sempre più del mercato, si è reso indispensabile ridurre i tempi, da quelli di progettazione fino a quelli di produzione e di consegna.
Risulta così indispensabile ricorrere alle tecnologie additive che permettono la produzione non solo di prototipi ma sopratutto di componenti finali con costi di produzione contenuti.
I settori che si rivolgono alle tecnologie additive per realizzare componenti sono sempre di più e tra questi troviamo:
- automotive e motorsport,
- aerospace
- biomedicale
- energia
- oil & gas
- sail
- food e healt
Tutte le tecnologie additive sono accomunate da un metodo di produzione "layer by layer" il quale rende possibile superare i vincoli geometrici dei metodi tradizionali, ridurre quasi a zero gli scarti di materiale, ottenere un'elevata qualità delle caratteristiche meccaniche e dei dettagli.
Le caratteristiche di questo metodo produttivo, permettono la re-ingegnerizzazione di diversi componenti consentendo la riduzione di peso e lo studio di nuove geometrie, ottimizzando le funzionalità e infine minimizzandone il costo.